Il programma del giorno? Un bel tuffo dal trampolino.
Ok…facciamolo!
Ti spogli e ti metti in postazione. Guardi verso il basso e senti un brivido. Temporeggi, le punte dei piedi si espongono verso il vuoto. Prendi coraggio e salti…
Splash!
Sei dentro l’acqua adesso, probabilmente hai gli occhi aperti e così vedi il tuo corpo leggermente deformato, che morbidamente si muove nell’acqua. Sai nuotare e sai benissimo cosa si fa in questa circostanza. Ti spingi verso l’alto, verso la luce e prendi una boccata di ossigeno. Respiri e ti muovi lentamente verso il bordo.
E pensare che quando ero molto piccola avevo paura di tuffarmi, ma avendo uno spirito temerario, ho sempre cercato di non lasciarlo trasparire. Guardavo giù, temporeggiavo magari più del dovuto ma al mio tre, o quattro, o cinque…Trovavo il coraggio per buttarmi in acqua. L’euforia che provavo in quell’istante soffocava il resto e mi portava a rifarlo e rifarlo ancora, finché le dita erano tutte aggrinzite ed io ero sfinita.
L’estate dei ’90, ho anche fantasticato di diventare una tuffatrice professionista. Due, tre, quattro piroette, una rovesciata, le punte perfettamente tese ed il collo del piede inclinato. Il pensiero del mio corpo che in assoluto silenzio toccava l’acqua senza muovere neanche una goccia mi affascinava moltissimo.
Non è stato quello il mio destino. Quel suono ovattato dell’apnea, frammisto alla delicatezza di quel gesto, non mi ha avvolto. Ho deciso di fare tutt’altro e di vivere accompagnata sempre da un certo frastuono e caos. Sono stata un aiuto regia e mi piaceva urlare sul set. Ho fatto l’autore e non stavo mai zitta. Sono una producer e quello che i colleghi ricorderanno di me, più che i report, sono probabilmente le mie risate. Sono diventata mamma di due gemelle, e osate immaginare che confusione c’è in casa nostra.
Quindi per quanto ammiri il silenzio e i perfezionismi, quando mi tuffo, amo farlo senza troppa grazia e mi piace urlare una sola parola: BOMBAAAAAAA!!!! Se fai la bomba non rischi di prendere panciate, ne colpire con la testa il fondo. Quando ti tuffi così, al massimo dai una culata, e quando tornerai su starai di certo ridendo.
Mi sono appena tuffata e non fa niente se l’acqua è fredda, d’altronde siamo ancora ad aprile. Questo è il primo bagno della stagione, e quel brivido che sento sulla pelle è pura emozione che vi assicuro, vale la pena provare per sentirsi vivi.
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