C’è un posto nuovo nel centro di Milano chiamato Il Mercato Metropolitano. Tanti produttori, profumo di buono, Street food, e frutta e verdura fresca. Ci simo andati questo sabato mattina, ad un orario insolito e calmo. Un po’ di emozioni a caldo e spunti per il week end per una tappa con la family.
Alle spalle di Porta Genova, sui Navigli a due passi da casa nostra da qualche settimana hanno inaugurato il Mercato Metropolitano. In un cortile immenso, dismesso, dove un tempo c’era la fiera di Senigallia ed una cascinale abbandonato pieno di graffiti, adesso c’è uno spazio molto interessante che sa di cose buone da mangiare, erbette aromatiche, street food, birre artigianali, calici di vino, laboratori per piccoletti e piacevole dolce far niente.
Ho iniziato ad adocchiare qualche settimana fa le prime foto sul profilo di qualche amico e desideravo tanto andarci. Ero troppo incuriosita dall’idea che finalmente avessero fatto qualcosa con lo spirito di strada. La descrizione di tutti era: posto fichissimo. Non ho visto banconi e calici, giovani svaccati sotto le stelle. Nessun concertino o cocktail alla frutta. Ecco io non posso raccontarvi questo aspetto, ma svelerò altre sensazioni che pacati spiriti o chi ha una famiglia con pupi può cogliere con piacere.
Se cercate qualcosa di diverso da fare nel weekend, magari sgranocchiando cibo buono e bevendo una birretta ad orari improponibili (ma tanto chi se ne frega, se sei genitore tutto e lecito) oppure mangiando patatine fritte alle 11 ed un gelato alle 12…Allora lasciatevi ispirare da questo foto racconto emozionale.
I buoni principi nutrizionisti per quanto siamo in clima Expò, mi spiace ammetterlo ma li dentro vanno abbandonati, nonostante la tanta frutta e verdura in vendita. Se siete dall’animo corrompibile pasticciarete inevitabilmente. Ma la vita è una e vale la pena viverla! E vai quindi di arancini, frise eppoi pizza appena sfornata e farcita.
Il Mercato Metropolitano mi è parso una bellissima idea, un po’ cara…(un angoletto di pizza 6 euro) ma se vi va solo di sgranocchiare o fare merenda, o siete in orario apertivo, allora è il posto perfetto. Personalmente penso che l’idea dello “Street food” sia grandiosa. Sono uno spirito randagio e mangiare in maniera informare o casuale e mi renderete felice, ma il compromesso sta anche nel prezzo e se questo è alto, allora c’è qualcosa che non torna nell’equilibrio magico e nell’indice di godimento da cibo di strada. Ma siamo in tempi di Expò e queste sono le regole infami. Questo spazio farà innamorare tutti i turisti amanti del made in Italy e di atmosfere informali; dall’altro noi locali, se non vogliamo uscirne con qualche critica connessa ai costi dei menù, dobbiamo rapportarci ad esso furbamente e coglierne il lato positivo di estrema novità e vivibilità .
Andarci di mattina permette di fare un semplice giro, magari anche un pranzetto pacifico e soprattutto permette di muoversi senza paturnie da smarrimento prole. Quindi ve lo consiglio. Ovvio è un po’ vuoto ma non è detto che una cosa è figa solo perché ci sono tutti in quel momento. Se una cosa è bella è bella sempre.
Emma & Nina si sono divertite un mondo. Hanno mangiato un po’ a caso ma era impossibile evitarlo perchè si lasciavano ammaliare da tutto quello che di colorato e commestibile passava sotto i loro occhi. Cibo per lo sguardo ed emozioni per loro, verso tutte queste cose nuove. Se la sono spassata in compagnia delle zie incontrate nella street e si sono pure riuscite ad intrufolare in un laboratorio creativo organizzato da Siloku.
Ci torneremo probabilmente la prossima volta, verso l’imbrunire per una Twins pappa delle 7 ed un cocktail al chiringuito di Rita per noi, così da coglierne altre sfumature. Oppure ci torneremo da soli, piccole nanna ed anima pia che le veglia, per vederci un film sotto le stelle che dal 1 giugno, pare inizieranno per la mia gioia a proiettare (così dicono).
Questo assaggio di Expò e di nuovi sapori in città noi comunque lo promuoviamo a pieni voti. E’ stato un sabato mattina fatto di novità e belle sensazioni. Per un attimo ho pensato di essere altrove. Il conto finale è un po’salatino ma l’ha pagato il papà che già forse non ci pensa più. Mentre scrivo lui dorme beato, vittima di una birra artigianale 9 gradi bevuta con me alle 11.45 am.
Alla salute e buon weekend!
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