Oggi parliamo di libri che possono aiutare i nostri bambini a non aver paura. Perché come dice Amalia in questo nuovo post della rubrica Libri Volanti, un libro può essere un ottimo alleato per esorcizzare questo sentimento e far trovare il coraggio e la leggerezza ai nostri piccoli.
La paura ci ha salvato la vita. Ci ha consentito di rimanere vivi per quel periodo di circa 2.480.000 anni in cui ce la vedevamo con una natura molto, molto, più grossa e prepotente di noi e poi ben oltre, fino ad oggi. Da bambini la paura fa parte di quella fase di nuove percezioni e progressiva consapevolezza di sé e dell’ambiente circostante che abbiamo a partire dai tre mesi circa. E’ una vecchissima amica e nemica.
A D e a R piace avere un po’ paura. In situazioni di sicurezza, giocando, la esercitano, si esercitano a sperimentarla e immagino prendano le loro misure, o forse semplicemente si divertono a sentirsi emozionati. L’ho scoperto per caso, mentre cercavo di proteggerli dalla paura che questa, o quella cosa, poteva fargli.
Il primo libro s’intitola “Aiuto, arriva il lupo!” di Ramadier e Bourgeau, edito da Babalibri. Di cartonato spesso, sei colori in tutto per una manciata di illustrazioni semplici ed efficacissime, che più che raccontare una storia propongono un’esperienza, giocano con l’aver paura.
E’ un libro che va capovolto, agitato, sfogliato con cautela, perché contiene un lupo e quel lupo si avvicina a voi e ai vostri bambini ad ogni pagina e sta per prendervi. Non sarà facile liberarsene, è un tipaccio resistente. Ma proprio quando ormai è fin troppo vicino… ecco che basterà, veloci, veloci, chiudergli il libro in faccia. Fiuuu l’abbiamo scampata bella! Ad ogni apertura il lupo sarà ancora lì e sfuggirgli, provare a liberarsene e richiuderlo nel libro è un gran divertimento.
Il secondo libro è “Il punto” di Peter H. Reynolds, Ape junior. La protagonista è Vashti, una bambina convinta di non saper disegnare. Vashti ha una maestra un po’ ironica e dalla pettinatura discutibile, che non si dispiace per lei neppure un po’, ma la invita invece a disegnare un semplice punto. La bambina lo fa malvolentieri e con poca grazia, ma il giorno dopo entrando il classe troverà una sorpresa: quel punto è diventato un quadro incorniciato con cura, appeso dietro la cattedra della maestra. Dove quel punto condurrà Vashti ve lo lascio scoprire.
A me di questo libro piace l’avventura di mettersi alla prova di una ragazzina minuscola e l’idea deliziosa che gentilezza e fiducia possano essere contagiose.
Il terzo libro è un augurio. S’intitola “Il mondo è tuo”, nelle pagine che seguono subito si aggiunge “e tu sei del mondo”. E’ scritto da Riccardo Bozzi e illustrato da Olimpia Zagnoli, l’editore è Terre Di Mezzo ed è uno di quei libri per bambini di ogni età. Le illustrazioni sono colorate, essenziali e poetiche. Il testo è un delicato invito di libertà. Libertà di sperimentare, amare, imparare, credere, essere felici, oppure no.
Le mie quattro pagine preferite iniziano con il disegno di un aquilone rosso….E la frase: “Sei libero di giocare”.
Girando la pagina le illustrazioni aumentano. All’aquilone si aggiungono un pallone, le costruzioni, un colore, un dinosauro, una girandola e il testo prosegue:
“E giocare
e giocare
e giocare”.
E’ l’unico testo assoluto di tutto il libro e personalmente questa è la libertà che eserciterò quest’estate.
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