Nella vita di una mamma è tutta una corsa. Anche per quelle più fortunate con magari un aiuto, una nonna, due nonne, un compagno presente, e magari anche un lavoro part time, comunque la giri la giri è sempre un incastro. Se sei brava non sprofondi dentro la malinconia da assenza di tempo. Se sei fragile qualche pianto ogni tanto te lo fai ma vai avanti comunque a spalle larghe perchè in fondo sai che ce la farai. Questo all’inizio….
Poi succede che quella tabella di marcia diventa un multitasking, e quel multitasking magari prende forma in un frigo pieno di postit per le peggiori, o diventa un’agenda ordinata super organizer per le più brave. I padri, salvo qualche eccezione, non si definiranno mai tipi multitasking. Loro ci aiutano nelle varie cose. Tornano prima, tornano dopo, pare che lo facciano per noi. Insomma si incastrano a loro volta nei nostri programmi. Questo crescendo…
E così senza rendertene conto a colazione stai preparando la cena per la sera. Stendi sempre le lavatrici prima di andare a dormire e fai finta di andare a fare la spesa per ritagliarti lo spazio di una ceretta o di una manicure. Non parliamo del parrucchiere…! Una donna in media perde 3 ore dal parrucchiere per un colore, una piega e una spuntatina. E questo quando diventi madre è il vero lusso. Frasi come “E’ andata dal parrucchiere” risuonano come eco per giorni tra le mure domestiche. (Personalmente posso dirvi che tanto mi irritava questa cosa che alla fine ho trovato il parrucchiere che venisse da me….Lo incastravo tra una nonna e l’altra, tra una mail ed un bagnetto e lui così nella metà del tempo faceva il suo dovere ed io non avevo più la ricrescita o le doppie punte). Questo andando avanti…
Poi ad un tratto succede che pure la bella addormentata di sveglia ed entra in azione. Abbandona gli incastri e prende possesso dei suoi tempi. Si fa forte e dichiara di andarsi a fare le mani senza sensi di colpa. Aurora fa le cose così come gli altri. Rivendica il suo tempo, organizza meglio, delega, diventa meno esigente, rinuncia alla ricercata semi-perfezione e si fa furba.
#1. Si sveglia la mattina prima degli altri (quando ce la fa), e si gode un morbido risveglio. La cucina silenziosa, la luce che entra nella stanza, il silenzio. Le gatte che la travolgono di coccole e fusa. E così va al bagno senza interferenze. Si gode la sua colazione preparata con cura e la mangia normalmente senza strafogarsi.
#2 Fa una lunga passeggiata per andare a lavoro. Una di quelle da almeno mezzora, partendo un po’ prima magari e godendosi l’andare in giro per strada senza pensieri. Osservando la gente e fermandosi a vedere una vetrina. Entra in un negozio senza averlo programmato.
#3 Torna a casa ed affida le figlie al papà e va a correre al parco per staccare da tutto. Non si porta il cellulare perchè si fida di loro ed in un’ora sa che nulla può accadere. E sa che quel momento senza connessioni ha un valore assoluto. Va alla sua lezione di yoga e alla fine è così rilassata che si addormenta e forse pure russa ma se ne frega, perchè si sente così leggera…Sono le 10 di sera, ha vinto la pigrizia ed è uscita per fare qualcosa per se stessa!
#4 Aurora freme per la sua serata a casa da sola. Dove non è sola (che sia chiaro) ha il suo spazio. E sa che quando loro saranno a nanna lei potrà godersi la sua serie preferita spalmata nel letto mangiando noccioline o arance come Carrie Bradshaw. Potrà leggere se ne ha voglia o scrivere smettendo così di incastrare queste attività sempre tra qualcos’altro e inevitabilmente dandogli un valore distratto e poco profondo.
Io è oltre un anno che giro attorno a questo concetto di consapevolezza e della capacità di vivere il momento presente, senza guardare indietro o avanti. E’ facile a dirsi ma vi assicuro è davvero complicato da mettere in pratica, ma si va avanti per piccoli passi e grandi traguardi. Richiede una piccola dose di furbizia ed intelligenza nel fare delle giuste scelte che ci faranno star bene.
Cucino, cucino. Gioco con loro, gioco con loro. Sono a fare yoga e se per caso nella mia testa arriva l’interferenza (che sa quasi sempre di lavoro) mentre magari faccio il cobra, provo a scacciarla via con tutta me stessa a suon di morsi. Mangio e cerco di non guardare le mail ma magari ascolto una canzone, oppure rimando in silenzio in compagnia dei rumori della mia bocca. Non è affatto semplice, ma un po’ alla volta questa ardua impresa mi riesce meglio e soprattutto senza sensi di colpa.
Non mi piace descriverla con un atto egoistico perchè credo che non siamo egoisti se facciamo delle cose per noi stessi o rivendichiamo un piccolo spazio. Si diventa genitori e mi sa che tra le tante cose che ti dicono, questo consiglio manca del tutto. E no cavolo…se non si crea spazio nella propria vita non si può costruire niente di nuovo e non si può stare ad aspettare che si venga demoliti dai troppi incastri. No niente affatto. Questo è la mia mission da un po’ e ne vado abbastanza fiera.
Le piccole conquiste possono davvero cambiare la vostra vita…non credete?
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