La fashion week era alle porte e noi come da copione eravamo tutti immersi nel caos totale, quello in cui finire di lavorare sempre ad un’ora indegna e trascinarsi a casa in modalità straccio per poi svenire sul divano è nella norma. In quei giorni pre battaglia si stabiliscono piani di azione, di sopravvivenza, d’attacco e l’attitude richiesta è semplicemente una sola: diventa una macchina da guerra!
In questo stato di allarme rosso, senza generare sospetti sono riuscita ad intrecciare al mio Risiko fashion fatto di piani editoriali, riunioni e turni di montaggio, analisi del sangue e varie visite sempre dall’aria premaman. A distanza di una settimana (two days before the big show) mi hanno confermato la doppietta e regalato in omaggio all inclusive una bella dose di panico. Il secondo quadro del videogioco Twinsmamy, consiste difatti nell’imbattersi nelle varie combinazioni e capire quella che ti appartiene. Le opzioni sono 4 con annesso indice di difficoltà. Io ero finita subito nel livello più extreme che tradotto in parole povere era “Signora sarà una gravidanza piuttosto difficile” (p.s: “Signora” è l’appellativo con il quale ha iniziato a chiamami magicamente – e senza autorizzazione alcuna – il mondo esterno attorno a me dal giorno della scoperta..NO COMMENT! ). Per fortuna i pronostici gemellari dell’ avventata e maledetta dottoressa di turno del Buzzi, poi a marzo si sono rivelati sbagliati e sono scesi di livello (dal 4 al 3) mentre lei veniva cancellata per sempre dalla lista dei miei ringraziamenti. Fino ad allora non ne capivo nulla..per me le sole due categorie erano: uguali uguali oppure un po’ diversi..beh i miei erano COPIA ed INCOLLA (in amicizia CtrlC & CtrlV) e per rendere l’idea erano due piccoli che vivevano all’interno due Crystal ball gialle, a loro volta contenute in un’altra Crystal ball verde.
CtrlC & CtrlV dopo essere stati scoperti dovevano già lavorare al loro primo weekend perché la sfilata era proprio domenica e dalle 10 a.m avevamo la convocazione in backstage. Anche il sabato non gli è stato risparmiato dal momento in cui la nostra redazione aveva vinto in anticipo di 24 h, l’intervista a Madame Monica Bellucci. Ero molto curiosa di incontrarla di persona e capire se fosse un essere vero oppure solo un ideogramma stile Gorilaz. Tutto vero, donne! Mi spiace ma se una è bella è bella e questo era il suo caso!
Monica aveva acquistato un pacchetto di Abobe Fotoshop e l’aveva installato inside: incarnato perfetto, labbra perfette, tette perfette, linea perfetta occhi stupendi. Stupende anche le sue imperfezioni legate ad un’età di certo più matura di quella di una modella appena uscita dal liceo e già testimonial di un siero anti-rughe. Dio ti prego fa che anche io sia così a 46 anni!
Anche il tono della sua voce era piacevole ma il pezzo forte era il suo parrucchiere: un uomo selvaggio e di classe, rigorosamente francese, probabilmente anche etero, con una lunga barba e di una bellezza imbarazzante. La consapevolezza emersa dalla conoscenza di questa incantevole donna andava oltre la pura apparenza: lei (bis)mamma da neanche un anno con il suo portamento, classe e fascino mi doveva rimanere bene impressa nel cervello per tutto l’avvenire! Anche se mi parlava a stento e di base mi vedeva solo come l’ennesima producer che in una mattinata di interviste aspettava il suo slot; io al contrario l’avevo trasformata nella mia Best Friend Forever e le giuravo quanto segue:
“Monica, quando diventerò una mamy anche se di certo non avrò mai una linea di Make up a me dedicata (al massimo mi sarei potuta dare alla cosmesi casalinga sulla base delle dritte di mia cugina Wendy) né tantomeno ci sarà mai al mio fianco un fighissimo parrucchiere di fiducia tipo il tuo, e Lorenzo non dirà mai come il tuo Vincent che “il lusso è un diritto”, dopo la stato emergency iniziale (tempo concesso 3 mesi non oltre..dai facciamo 5 per via della doppietta) non mi trascurerò mai. Per le occasioni speciali metterò sempre i tacchi per slanciare le gambe ed il mio viso avrà sempre un velo di fondotinta e di mascara. Cercherò di essere seducente con il mio uomo, come tu di certo fai ogni giorno con il tuo (gran gnocco anche lui e scusa se lo sottolineo ma prima avevo tralasciato) e soprattutto non diventerò logorroica in materia di petites enfantes. Proverò a parlare anche di altro e cercherò di mantenere un tono pacato e morbido in perfetto stile cinema francese come te. Monica, io lo giuro!
Insomma nelle ultime 24 ore oltre all’esistenza ufficiale delle doppietta avevo realizzato che da questo momento in poi avrei continuato a dedicare a me stessa una grande attenzione, a nutrirmi di amor proprio, di cure e considerazione.
C’erano LORO e c’ero IO.
Diciamo che potevo giusto rinunciare al claim del lusso come un diritto ed auspicare che il nostro unico diritto era sperare che CtrlC & CtrlV fossero femmine!
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