Avevamo bisogno di weekend relax per tutta la famiglia. E così siamo tornati a Fano, in un casolare molto Family Fiendly. Qui il racconto del nostro viaggio al Molino Monacelly Country House.
Succede che ti guardi allo specchio e ti piglia un colpo: segnata, provata, sbiadita, smarrita.
Agli occhi di molti sei sempre apparentemente raggiante e con i vestiti addosso ti dicono addirittura sei piuttosto in forma.Ma de che….!?!
Da tempo le mie notti sanno di piedini in faccia e pochi sogni. Qualche virus è sempre dietro l’angolo. Mettici il cambio stagione, clima variabile ed in più il solito e delirante tran tran quotidiano.
Che imbruttimento!
Sarà quel che sarà il mio specchio delle brame nelle ultime settimane ha cercato di passarmi un unico messaggio e così l’ho ascoltato e ho invocato un piccolo time out! Non è questione di farsi una serata in libera uscita, che sia con le amiche o in coppia per ritrovarsi… Quando la situazione si fa complessa, come dicono in abruzzo “Sa da partì!!!”.
Quindi scegli, organizza, convincilo e parti. Anzi se posso dire la mia torna in quel posto che ti ha già reso felice. Sarà anche meglio.
Io l’ho fatto, e alla prima occasione con clima mite sono partita con tutta la family diretta al mio Molino del cuore (che come direbbe Banderas è proprio quello che vorrei). E così tutti insieme appassionatamente siamo fuggiti verso Fano.
Vi ricordate? Era giugno dell’anno scorso ed io e le piccole, armate di uno zaino in spalla ci siamo messe su un treno e siamo andate nelle Marche per toccare con mano il sogno di una mia grande amica, finalmente diventato realtà. Siamo state 4 giorni in una bellissima Country House immersa nella campagna fanese, a due passi dal mare . Tutti i racconti passati qui in questo post “Vacanza Total Relax: il nostro Molino Monacelli”
Vi potrei raccontare di come eravamo rilassati in quel morbido letto in lattice big size, di come il rumore del fiume e delle foglie mosse da un delicato vento cullino realmente l’animo, di come una torta appena uscita da un forno in pietra sia l’emozione più grande da gustare a colazione. Potrei continuare parlando di come si può sognare ad occhi aperti stando su un’amaca, che tu sia adulto o un piccolo che appartiene ad una ciurma di Pirati.Eravamo in tanti questa volta e tutti in fuga dalla città con l’idea per ritrovarsi. E non eravamo in un ritiro organizzato ma in un casuale accrocchio di gente tra i 30 ed i 45 con piccoli tra zero e 7, dall’incarnato pallido che piano piano hanno cambiato colore ed animo.Alcuni si conoscevano bene, altri no. C’erano più di 12 bambini. Tutti maschi salvo le twins. ( tornate maschi pure loro dopo questa full immercion) . Erano tante coppie quante le stanze, ovvero più di 6. Ma non solo…C’era Valeria un’amica comune che vive a Londra da 5 anni, come me era in un momento centrifuga ed ha deciso di staccare la spina dal Regno Unito e tornare a respirare. C’era Silvia che da 3 mesi è diventata di nuovo mamma, in cerca di ristabilire un suo equilibrio con il mondo (e ci è riuscita perchè il piccolo Pietro dormiva 16 ore al giorno!)
Figli Felici, genitori felici. O forse il contrario?Un grande camino in pietra sempre acceso ha sfornato di tutto: da maialini profumati, a lasagne, eppoi torte sempre diverse e patate alla francese cucinate seguendo l’ispirazione di Gael, la bellissima mamma naif di Milo e Leo di 6 e 4 anni e mezzo. In cucina c’era sempre odore di buono perchè la mia amica Ilaria che gestisce con Ludovico il Molino non fa altro che fare torte per i suoi ospiti. Ma lei lo fa in maniera rock! Le impasta quando i suoi piccoli dormono ed avvolte dalla musica, da una tazza di camomilla o da bicchiere di vino rosso, le sue torte si cuociono nel forno sprigionando odore di buono nella notte che avvolge le ultime chiacchierate dei suoi ospiti.
Morale della favola: Il Molino Monacelli si è confermato il posto ideale di quest’anno. (sono una mamma fusa confermo!). La cosa che mi è piaciuta di più però va oltre le mie figlie ed il loro palese divertimento. Questo posto è stato in grado di restituirmi quel senso “comunitario” che il mio lato freak cerca da sempre. E si perchè Ludo ed Ilaria (i miei splendidi amici e padroni di casa) sono le persone più ospitali ed attente del mondo e questo posto li rappresenta perfettamente: attenzione e libertà. Amicizia. E così per un lungo weekend, mentre noi grandi vivevamo questa altra e pacifica dimensione fuori dal tempo, i piccoli giocavano sicuri in uno spazio pensato per loro, ma senza condizioni o vincoli.
Siamo tornati nella city da già diversi giorni ed anche se da un lato la nostra vita è tornata a scorrere velocemente, quel perfido specchio delle brame sembra sorridermi di nuovo e sussurrarmi cose belle.
clicca qui per tutte le info sul Molino Monacelli Country House
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