Se per caso eravate dell’idea di avere delle bimbe con una lunga treccia come Raperonzolo, di fronte al loro primo vero taglio di capelli potreste avere anche un piccolo trauma. Ecco allora 5 consigli per le mamme…Niente panico!
Questo post è tratto da una storiella vera…(un storiella leggera per fortuna)…
Un piccolo salto indietro nel tempo. Ci sono io bambina, ho una faccia simpatica, paffutella, furbetta e con dei capelli sempre terribilmente corti, da maschietto. Mia nonna Edvige diceva che i capelli si dovevano rafforzare. Allora, negli anni ’80 questo motto era legge, e lei pure. Ricordo addirittura diversi episodi dove sono seduta su una sedia in ferro, a forma di cavalluccio…Ero dal barbiere con mio nonno. Tutto questo è accaduto finché non ho tirato fuori il mio bel caratterino ed allora ho detto a mia mamma “basta adesso decido io: voglio i capelli lunghi” . Avevo 7 anni.
Da allora è nato un amore sconsiderato per la treccia e per quel gusto nostalgico dei lontani anni ’70: riga in mezzo e spirito flower power. Questo piglio da Raperonzolo contemporanea l’ho sdoganato anche alla mia nuova vesta di mamma . Tuttavia il loro “bel caratterino” è venuto fuori ben presto e così ho ben inteso che mi trovavo davanti a due tipe selvagge, zero mollette ed elastici. Pensavo che magari crescendo avrebbero accettato l’idea di farsi fare due treccine o una coda alta. Sono stata parzialmente miracolata sul fatto della coda, ma al contempo condannata a sciogliere sempre più nodi, rincorrerle per una phonata e separarle spesso di fronte a tirate di capelli. Il caldo e le docce costanti estive, con annesse lavate di capelli hanno fatto rapidamente precipitare la situazione. Non restava che darci un taglio!
Le ho messe così nelle mani di Ale, mio grande amico da una vita, nonché parrucchiere visionario. Il suo spirito naif ed il suo modo di fare erano perfetti per il primo taglio. Fino ad oggi c’era stata solo qualche spuntata qua e la..una frangetta rubata…e sempre fatta senza alcuna poesia, ma di corsa dopo una piega della loro mamma o della nonna. Questa volta abbiamo preso un vero, doppio appuntamento. In meno di un’ora eravamo in giro spensierate e con i capelli corti. Ci sono un sacco di cose che ho imparato da questo “PRIMO TAGLIO” che per l’occasione ho chiamato “regole”. Sono per lo più consigli che mi va di condividere dopo aver rimuginato sul mio comportamento da ParanoicaMadreRaperonzola e aver osservato, accovacciata in un angolino del suo negozio sul mare questo momento. Mentre io ero invisibile con la mia macchina fotografica, lui aveva in mano un paio di forbici e le mie piccole.
Regola n 1: Chi taglia i capelli deve far sentire il bambino grande. Questo è il trucco principale per avere un bambino modello (ovvero fermo e disponibile) . Annullate quindi moine e modi di fare in stile bubù settetete e puzzi puzzi pu’ ed adottate la tattica della “parità”. La creatura va si trattata con i guanti, ovvero con dolcezza, ma senza esagerazioni. Dal parrucchiere la coccola è già inclusa e prevista e la dose extra non occorre solo perché il cliente è sotto 120cm. Quindi, se il vostro parrucchiere ne abusa, fategli presente che davanti a voi c’è un bimbo grande. (questo l’ho appreso io da Ale che le trattava quasi da teenager)
Regola n. 2: Non tutti i nodi vengono al pettine Se avete problemi di “intrecci”, ovvero di nodi indisponenti presenti nella chioma della creatura, cercate di risolverli a casa. In questo modo la piccola non farà tragedie. A ripensarci avrei potuto portarle meno “intrecciate” dall’Ale. Sarebbe stato meglio, mi sarei evitata qualche faccia sofferente di fronte a dolci tirate di capelli, ovviamente inevitabili.
Regola n. 3: Non cercate la perfezione.
Se avete due figli e adottate per lo stesso taglio, rassegnatevi che vedrete un effetto diverso. La specularità è impossibile da ottenere perché ogni bambino ha la sua testa…e non è una metafora. Una rosa, un’attaccatura dei capelli. Io ho due gemelle identiche e vi assicuro che ogni frangetta ha il suo stile, così come un taglio…o una codina fatta. Non sono uguali! mai.
Regola n. 4: Mamme fatevi da parte. Il vostro parrucchiere di fiducia deve creare il rapporto con il bambino senza che voi siate necessariamente in mezzo. E’ un’esperienza che può farli crescere e fare da filtro è del tutto inutile. Ovvio sarete li ma come diventate solo una delicata presenza. Insomma Non mettetevi davanti al piccolo per scrutarlo e controllare il lavoro che stanno facendo su di lui. Date le vostre indicazioni prima a chi farà il taglio ma cercate di non assillare il parrucchiere ne controllare ogni suo passo. Sarebbe snervante per tutti. IN CASO DI GEMELLI: non fate scegliere a loro a chi sarà il primo ma fate si che il “coiffeur” decida così che i piccoli, capiranno chi comanda e voi vi eviterete un litigio immediato.
Regola n. 5: Non mettete il vostro piccolo nella posizione di dover decidere che fare della sua testa
Se penso che un adulto (o meglio una donna) va magari in crisi davanti alla sua immagine riflessa nello specchio…Figuriamoci un bambino di neanche 3 anni. Insomma arrivate preparati senza dover discutere del da farsi sul momento. Aggiungo anche un consiglio alla luce dei miei errori: non chiedete troppe volte cosa vogliono fare se voi pensate che la soluzione razionale sia tagliare. Probabilmente la vostra piccolasi lascierà influenzare da una semplice intonazione di una frase o dal momento o dalle persone a lei vicine: un amichetta, la gemella, una nonna impicciona. Ammetto di aver pronunciato questa frase veramente poco intelligente “Volete i capelli corti oppure i capelli lunghi come la mamma?”. Ovviamente a parlare non era la loro mamma solitamente/mediamente ragionevole, ma la versione di se stessa bambina un po’ abbattuta per i suoi capelli sempre corti.
E comunque darci un taglio nella vita fa sempre bene. Da allora (e vi parlo di 7 giorni fa)siamo tutte più serene e molto meno lamentose. Il phone serve a malapena ed il caschetto corto non è poi così corto… E loro, ai miei occhi sono sempre due bamboline e non due bambolotti.
Quasi quasi mi viene voglia di mettermi in poltrona e nelle mani di Ale…rilassarmi, guardare il mare ed abbandonare questo look flower power che mi porto dietro da un quarto di secolo.
new mood: vento in faccia, sole, moto, capelli corti e spensieratezza…Dovrei imparare da loro!
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