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VIDEO: ADDIO CIUCCIO: COME TOGLIERLO SENZA STRESS

19 Agosto 2015

Dire addio al ciuccio non è mai una cosa facile. E se ne hai due di piccoli ciuccio-dipendenti è ancora più tosto. Tuttavia per noi la versione ”fantasiosa” ha funzionato benissimo ed è stata meno dura del previsto. Condivido con piacere il mio approccio in materia.

Le piccole non erano ancora nate, e due enormi ciucci erano li ad aspettarle. Due ciucci della Chicco, riapettivamente con un orso polare ed un pinguino. Ci erano stati  regalati da degli amici premurosi, (anche loro neo genitori da poco-e quindi esperti)  che ci avevano preparato  una tenerissima superbox, decisamente ben pensata e piena di cose che ci sarebbero state utili. C’avevano visto bene! E si perchè se hai due gemelli il ciuccio sarà un ottimo alleato (e così fu per me).

Ritornata a casa dall’ospedale, in preda alle prime gestione poppata doppia (e senza sposare il metodo rugbista, ma rigorosamente una alla volta) decisi che quell’attesa  poteva essere tranquillamente colmata da una ciucciatina del tutto privata, solitaria e calmante. E così ho introdotto il ciuccio dopo appena 2 settimane. Non capivo nulla di ciucci. Li avevamo e a loro piacevano. Certo li  vedevo un tantino enormi per quel loro faccino che accompagnava cosciotte da appena 2.5 Kg, ma non sapevo come comportarmi in materia e non avevo tempo per farlo, ne bisogno perché in fondo a loro quel grande orso polare, spalmto sulla faccia piaceva moltissimo.  E così è nato un amore per entrambe.

Dopo sono arrivati dalla mia ginecologa dei campioni meravigliosi della Mum. Finalmente le proporzioni tornavano: Ciuccio piccolo a faccetta piccola. Siamo andati avanti sperimentando ciucci dell’Avent, trasparenti e deliziosi…ciucci brutti presi a caso in un supermercato e ciucci per “grandi” ciucciatori. Che dire… Il ciuccio é diventato per noi  un accessorio, pari ad una borsetta o un paio di tacchi alti per una fashion blogger.

Quell’oggetto baby sitter,  ha iniziato presto ad accompagnare tanti momenti: l’addormentamento, la nanna, le colichette, i capricci, la macchina. Prima o poi smetto, prima o poi smetto…ma che!?!..Ovvio non erano due Baby Simpson sempre con il ciuccio in bocca, ma non si poteva uscire senza. Almeno questo pensavo. Non credo che fossi veramente così sottomessa al ciuccio, ma diventai sua schiava.

Ogni tanto smollavo, poi magari si ammalavano e si ripartiva da capo.Poi le contese di colori, le perdite, i pianti, le liti.

E così siamo arrivati a più di 36 mesi con una ciucciodipendenza, più lieve, solo pro- nanna e momenti di tristezza, ma ben consolidata. Siamo entrati in una fase “Golum” in stile “il mio tesssssoro”, con la tenuta in mano di ben 3 ciucci pre-nanna. Siamo arrivati ad un punto in cui bisognava dire basta. E basta fu detto un dì in cui ero innervosita da questa dinamica precipitata! 

Ecco beccatevi un racconto live!!!

Ci ho creduto e ce l’ho fatta. Consiglio la visione a quei genitori disperati che non vogliono, o non sanno dire ufficialmente addio al ciuccio e cercano un po’ di ispirazione.

Aggiungo una cosa molto importante: E’ un passaggio che assolutamente prima dei 3 anni va fatto! Per loro…per i loro dentini, palato e tutto..ve lo dice la figlia di un dentista che da mesi stava preparando un attentato contro di me, vedendo i loro denti che stavano diventando quelli di due castorine!

Fatemi sapere come avete affrontato questa faccenda…cosi cstiliamo un almanacco delle giovani Mammotte, anche su questo punto “very Hot!

buon (S)Ciuccio!

 

 

 

 

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