Vi informo che da queste parti c’è stato ufficialmente una sorta di blocco dello scrittore per il primo primo post dell’anno. La bozza 1 è stata concepita al mare, in stato di assoluta vacanza e spensieratezza. Era il 2 gennaio: davanti a me un quaderno bianco e sensazioni leggere. Esordivo con un “Gente ci siete?” andavo avanti con cose del genere….
Voglio riscoprire i miei amici. Voglio ascoltare storie. Voglio vivere quelle sensazioni che di solito si provano dopo il secondo cocktail durante una bella serata. Ci si può riuscire secondo voi anche il pomeriggio bevendo un thè o davanti ad un computer chiacchierando con un collega? Negli ultimi tempi mi sono rintanata nelle mie certezze ed ho trascurato quel bisogno di novità e di scambio che da sempre mi anima.
Non ho più toccato il computer e ho lascito cadere la questione…
Ho ripreso penna e calamaio rientrata nella city dopo qualche giorno…
Il rientro a casa ha un gusto piuttosto confuso e casuale. L’albero ancora tra i piedi. Le valige ancora da disfare, sacchette dell’asilo da preparare, nuove organizzazioni. Proprio ieri mi sono regalata qualche momento alla Belen: Parrucchiere, spa e pure un po’ di shopping.
Mmm…interessante.
Ti eri persa Flymamy?
Preferisco dire che ero in un limbo emozionale che non aveva nulla a che fare con un post. Era un momento tutto mio. Spensierato. Svogliato. Cazzeggiante. Emotivo. Riflessivo. Una fase che mi piace chiamare Metamorfosi…che per quanto cercassi di tirarla fuori non si voleva raccontare in nessun modo.
Ho ripreso in mano una terza volta questo benedetto primo post ma qualcosa era cambiato. Cosa? Avevo appena iniziato un nuovo lavoro. Di quelli ce ti svegli la mattina e torni la sera a casa, a caso. Mi ero disabituata alle tempistiche strette, alle corse continue, agli incastri e all’organizzazione spinta. 6 mesi di vita da free lance. 6 meravigliosi mesi che hanno significato tempo, emozioni ma anche incertezze. Inseguimenti di pagamenti e nuove consapevolezze. Ho respirato e preso aria. Mi sono ritrovata e ci siamo riallineati.
Viziata che non sono altro. Bello rallentare….
A dire il vero ho dedicato quasi tutto il mio tempo alle piccole Killers. Tra inizio dell’asilo con tutti i suoi annessi e connessi, e poi gli infiniti nuovi scambi batterici. La mammite ed i pigiama party a 4 nel nostro letto.
Essere una free lance, una mamma free lance significa avere più tempo ma anche essere sommerso da esso. E’ affascinante ma molto caotico.
Forse riprenderò a mangiarmi le unghie ma questo nuovo altro disordine velocizzato non mi dispiace del tutto. Tutto merito della metamorfosi in atto.
Anche questo blog per esempio è cambiato nel tempo. Ha smesso di essere solo un diario ed è diventato un piccolo posticino dove tra le righe o tra le immagini o i video posso condividere qualcosa che magari risulta essere utile anche per qualcunaltro e non solo per me e per il mio ego volante.
Qui parla Alessia, ragazza con la treccia di lato che corre per la città spingendo ora un passegino doppio ora l’accelleratore del motorino. Iniziamo questo nuovo anno con questa nuova pelle addosso. Nessuna pretesa di parlare di mondi perfetti e patinati e di madri e figli modello. Di metodi e di atteggiamenti. Vi continuerò a raccontare il mio punto di vista sulle cose e raccoglierò il vostro.
I biscotti della fortuna aperti quel 2 gennaio parlavano di imbattibilità e di relax. Cercherò di portare a termine entrambe le missioni, prometto.
Voi venite a bordo. Buon ri-inizio!
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