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MOMS DON’T QUIT: PERCHE’ IL MONDO DEL LAVORO HA BISOGNO DI NOI MAMME!

14 Giugno 2017

Moms Don’t Quit: una campagna che sostengo rivolta a tutte le mamme che lottano nel mondo del lavoro. Tutta la mia storia in un’intervista. #momsdontquit

Sono Alessia e sono una mamma.Sono Alessia e sono una producer. Sono Alessia e  due anni fa, l’azienda per la quale lavoravo e nella quale credevo profondamente mi ha lasciata a casa. Quel rinnovo che mi aspettavo si è dissolto con  una stretta di mano ed un ringraziamento per tutto. Il progetto che seguivo da tempo, di li a meno di un anno sarebbe finito e quindi era lecito alleggerire il team. Io sono stata la prima…Mi dicono che qualcuno sia rimasto e che qualcun’altro poi sia andato via.

Sono Alessia e quella vicenda mi ha aperto gli occhi. Smettere improvvisamente di lavorare può destabilizzarti  soprattutto se sei una neo mamma. Perchè per una donna con dei figli non è affatto vero che rimettersi in pista sia così facile, e banalmente lo è  per tre semplici ragioni:

#1 La prima  è che un lavoro continuativo e stabile  è sempre più utopico nel nostro paese.

#2  La seconda è che  se sono piccoli (e quindi vivi ancora cose che sanno di inserimenti, malattie, orari in cui devi andarli a prendere per forza) è molto complesso  sedersi davanti ad un responsabile del personale e promettergli tutta te stessa.

#3 La terza ragione è che l’essere stati mollati (o il dover mollare per forza) può far nascere in te tante incertezze, sulla strada da percorrere e  sulle proprie capacità.

Eppure io ero una persona da sempre con la voglia di mettermi in gioco e fare nuove esperienze. Per me il cambiamento era una nuova e fondamentale sfida da percorrere senza paure.  Ma questa volta era diverso perchè da mamma avevo forse altre priorità. E così ho tentennato per un po’ e mi sono soffermata a riflettere meglio sul percorso fatto e su quello da fare per ritrovare la giusta direzione. Mi sono fatta forte, anzi fortissima.  Mi sono anche reinventata scoprendo nuove ed altre virtù professionali che mi appartenevano. Sono andata oltre, e dopo circa 6 mesi con i denti serrati e una grinta immensa ho riconquistato i miei spazi e ruoli, ma soprattutto ho aperto finalmente gli occhi su quello che d’ora in avanti sarebbe stato il mio ruolo di donna e lavoratrice.

Non dovevo più “nascondere “le mie figlie con le loro lecite necessità da pupette ed io quindi da madre. C’era il mio lavoro, c’erano loro (ancora piccole) e c’ero io! E questo,  qualunque nuovo datore di lavoro avrebbe dovuto capirlo. Da quel momento in poi è stato diverso. Ero consapevole di me stessa, della mia voglia di ripartire, di mettermi in gioco, di crescere e perchè no di continuare a fare carriera, “nonostante “cerchi sempre di essere a casa alle 5, per stare con le mie figlie e portarle al parco.

Di donne che come me si sono sentite dire “ti ringrazio tanto” con una stretta di mano, ce ne sono tante. La cosa strana è che noi stesse finiamo per chiamare questa  “friendly ingiustizia” quasi come una nuova opportunità. Ricordo questo post scritto di getto il mio ultimo giorno… Tra un po’ li ringraziavo. Bhè non dovrebbe essere proprio così! E non dico che ci si debba mettere dentro la rabbia, ma forse bisognerebbe lottare prima per evitare che accadano cose del genere, dovremmo provare ad avere più tutele.

Infondo vivendo in una grande città dove il lavoro prima o poi salta fuori per tutti; dopo questo incidente, tra  prove e tentativi sono andata avanti e ad oggi ho intrapreso davvero un percorso nuovo ed avvincente. Ho scelto di diventare una consulente e questa è stata la cosa migliore che potessi  fare per la mia carriera. Ma soprattutto ho scelto di lavorare con persone che rispettano davvero il ruolo di una mamma. 

Nel  mezzo ci sono state altre mille sensazioni, scleri ed incertezze. Pensieri ed emozioni che senza paure e filtr ho deciso di raccontare nella campagna MOMS DONT’QUIT Si tratta di un’iniziativa contro quei pregiudizi che spingono ogni anno migliaia di donne a scrivere la loro lettera di dimissioni, costrette a scegliere tra maternità e lavoro.  Una campagna che spinge donne e mamme come me a non smettere di lottare per i propri diritti, per le pari opportunità, per un posto di lavoro che ci riconosca delle tutele e magari anche un supporto orario e organizzativo.

Era per me giusto parlarne e lanciare un chiaro messaggio  alle persone che mi seguono o chi  si trovera davanti a questa campagna ad ascoltare la mia storia . Non mollate mai e provate a portare avanti il vostro progetto di vita e professione (insieme) senza avere troppe paure e timori. Il mondo del lavoro ha bisogno delle mamme! Dite la vostra, urlatelo forte, combattete, non abbiate paura ne di farvi sentire ne di mettervi in discussione.

Io ho fatto così!

Se volete sostenere l’iniziativa trovate tutto sul sito www.momsdontquit.it, anche la mia video intervista.

#momsdontquit

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