Una piccola guida dall’aria pratica e filosofica per una nuova generazione di mamme con bimbi piccoli che amano la bicicletta. Consigli e punti di vista su questo tema!
Avevo 4 anni e detestavo avere delle rotelle attaccate alla mia piccola bici. Mi rallentavano ed il loro rumore non mi piaceva per niente. Me le hanno tolte ed ho scoperto due grandi passioni: per le due ruote e per i voli. Le mie ginocchia da allora hanno iniziato ad essere costantemente dipinte di mercurocromo. Con il passare del tempo ho accumulato un sacco di emozioni e di impatti.
Era estate, avevo 10 anni ed ero in vacanza in Salento. Percorrevo la solita discesa con curvone finale del villaggio e ho voluto far finta di non avere i freni e completato la mia performance con una sgommata con i fiocchi. Ho lasciato sull’asfalto un po’ di coscia sinistra e mi sono procurata una ferita molto vicina ad un’abrasione che ha impiegato oltre due mesi a tornare a posto e dieci anni a scomparire.
A 28 anni sono volata nel mio box per via di una discesa (anche questa presa troppo veloce) ed una borsa caduta magicamente nei raggi. Il bottino questa volta era una frattura scomposta del gomito, qualche ferro, 9 punti ed un quasi marito (Lui mi ha incontrato in quel periodo e si è innamorato di me in quello stato!). Quel volo in bici mi ha reso più morbida, disarmata, pronta per una storia e per un vero amore. Quel volo mi ha portato bene!
Ah dimenticavo… quando avevo appena due anni, dal mio seggiolino ho messo il piede dei raggi e fatto prendere un colpo (di cuore e di fatto) a mia zia Mariagrazia (la stessa che mi avrebbe portato 8 anni dopo in vacanza in Salento). Ce la siamo cavata con slogatura alla caviglia per me ed una al braccio per lei.
Insomma come si può notare dalle mie memorie io e la bicicletta abbiamo sempre avuto un rapporto intenso. Tra noi è una vera storia d’ amore. Non ci siamo mai mollate nonostante le varie peripezie vissute. Nonostante Milano e il suo finto spirito pro bici (lo sono i Milanesi ma non le sue strade). Nonostante gli svariati furti ed il fatto che per la nostra pigra cultura mediterranea due bambini insieme potrebbero sembrare poco gestibili su una due ruote.
Non sono Wonderwoman che sia chiaro! Sappiate che evito di andare da sola con loro in macchina perchè mi stresso terribilmente. Sono una che si fa il segno della croce ogni volta che con prole sale sui mezzi …Ma andare in bicicletta rimane qualcosa di stupendo anche con le Twins.
Questo mite autunno mi ha dato la possibilità di gustarmi ancora di più la mia due ruote color verde oliva e rodata per ben 3 donzelle. E così ho voluto celebrare questo amore con un post, perchè una mamma in bicicletta in fondo è una mamma felice e meno stressata. E magari un giorno anche questa città avrà un’aria più “nordica”, ciclabile.
Non sono ben accetti commenti come “ma è pericoloso”, perché in tal caso sappiate che vi risponderò che lo è qualsiasi cosa che non sia camminare ad agio sul marciapiede con i propri piedi. (anche su quello avrei dei dubbi, visto il mondo bizzarro).
Ed eccoci quindi pronti con una mini-guida per salire con spensieratezza in sella ad una due ruote armati di piccola prole. Qualche dritta pratica, se vuoi fashionista o filosofica a riguardo.
Trova la bici giusta per te
C’è solo una parola: Olandesina. Tutto il resto volendo sarà molto più trendy, a scatto fisso, pieghevole, o magari dallo spirto U.S.A: larghe ruote e manubrio leggermente più grande…Ok belle ma come lei non c’è nessuno! Il bello dell’Olandesina è che ha un porta pacchi posteriore serio di quelli che non ballano. La possibilità di coprire i raggi ed evitare i rischi annessi al trasporto piccoli monelli. Ha pure il cestino e spazio per tutti gli optional che desiderate mettere.
Se il modello che avete ad un tratto vi annoia da matti vi consiglio di pimpare la vostra bici con degli stikers per l’intero telaio realizzati in tantissime fantasie, e prodotti da Fix Your Bike. In questo modo la vostra bici avrà una faccia diversa e perderete quel piglio di tradizionale a favore di un look supertrendy.
Per quanto riguarda gli accessori vi consiglio di prendere un campanello per i vostri piccoli, magari di quelli gommosi con i pupazzetti, così loro si divertiranno a suonare all’impazzata per la strada e vi lasceranno guidare tranquille. Voci di strada dicono inoltre che il parabrezza baby da posizionare sul manubrio sia funzionale per proteggerlo dal freschetto invernale e da qualche gocciolina. Presto mi sa che lo acquisteremo!
I seggiolini non sono tutti uguali
Probabilmente per la scelta del seggiolino farete un giro al Decathlon oppure andrete nel vostro negozio di bici di fiducia che vi suggerirà di prendere in automatico quel modello tanto usato da tutti dal prezzo accettabile e dal look molto plasticoso e un po’ rigidino(questa è la mia storia!). Ma se indagate un po’ on line, c’è un mondo di seggiolini davvero simpatici, diversi, funzionali. Il mio preferito era questo della Yepp.
L’ho visto ad una mamma al parco e me ne sono innamorata. Leggero e snello. Morbido, comodo e pure di design con un seduta in schiuma soffice e colorata Tuttavia la doppietta (seggiolino anteriore + posteriore) era a mio avviso un investimento sproporzionato rispetto alla probabilità del “furto bici”, che Milano è decisamente alta.
E così mi sono buttata su un classico plasticone per il seggiolino posteriore; e su un modello dallo stile vintage, che si stacca con un click, per quello anteriore. Super funzionale perchè quando scatta il momento “io pedalo da sola”, non avere ingombri vicino alle gambe è decisamente molto meglio!
Il casco è importantissimo, prendete quello giusto
Sul casco non si risparmia un po’ come per la moto. Non deve ballare in testa e li deve ben coprire. Scaglio una freccia di condanna contro i modelli “leggeri/mezza testa” (come quello della fato in cover). Aimè non sono per niente stabili quindi è fondamentale a mio avviso cambiare modello e passare ad una versione più vicina ad un casco. Meglio ancora se carino, colorato e personalizzato. Questi della EGG Helmets
sono stupendi, validi anche per la montagna e per qualunque cosa un po’ più extreme che si decida di fare. Partono dai 48 cm quindi perfetti per il loro capoccione da treenni e per il mio che, visti i miei trascorsi sarebbe meglio iniziare a coprire. Un’ alternativa per loro (ad un prezzo più abbordabile) potrebbe essere questo modello di Imaginarium.
Insomma sbizzarrirvi pure nella ricerca del modello che fa per voi e loro…oramai ce ne sono di stupendi in giro ed il caschetto trendy può essere anche un bel regalo per Natale!
Trovate la vostra strada
Se fossimo in Olanda sarebbe tutto diverso…non lo siamo, quindi dobbiamo correre necessariamente ai ripari. La dove ci sono piste ciclabili tirate un sospiro di sollievo e la dove non ci sono…marciapiede. Vi consiglio di fare vie alternative per evitare vecchiette e tutti coloro che non hanno pietà neppure per una mamma e vi malediranno. Scoprirete percorsi diversi, scorci, una piccole emozione è sempre assicurata! Occhio ai binari del tram.
Indossate giusto outfit.
Vi muoverete e quindi suderete. Quindi il look perfetto è quello a cipolla. Ovviamente no ai tacchi, gonne, cappotti lunghi. Si alla sciarpa, occhiali da sole, parka o giacca a quadri. I quadri stanno bene con le bici non so perchè ma è così. Le celebrity insegnano che la mamma in bici fa la sua porca figura. Funzionalità e comodità comandano, ma lo spirito fashionista si adatterà ad esse state pur tranquille. Per l’outfit dei piccoli ricordatevi solo che loro non pedalano quindi non avranno le vostre vampate. Per l’inverno sciarpa e cappellino sono quasi d’obbligo, meglio ancora un passamontagna in cotone.
Mi raccomando alla borsa.
E ve lo dico perchè il mio ultimo memorabile volo (quello dei 28 anni) è accaduto per via di una borsa portata in spalla che è caduta inaspettatamente tra i raggi. Era pure di Prada: la prima (ed unica) della mia vita. Da allora vi dico che in bici si va con lo zaino, e se proprio avete la borsa la dovete mettere nel cestino. In tal caso vi consiglio di incastrarla bene per evitare salti o furti. Cellulare in borsa mi raccomando e non in tasca. Proprio un annetto fa ho smarrito un IPhone a causa della mia sbadataggine. Vi ricordate il post scritto”Mamme Smart (phone)”?. Ecco…Da allora sono migliorata ma pagando un bel pedaggio. Oggi predico bene…alla luce dei miei infiniti errori!
Scegliere il cestino giusto.
Adorabili e nella mia wish list quelli in Vimini stile Pic nic, in stile Amarcord (quello della foto acquistabile su Amazoon ha anche il sellino coordinato) oppure quelli che si chiudono a modi Bag della Reinthel, con un telaio in alluminio, un rivestimento in tessuto impermeabile e varie tasche interne ed esterne e che si possono collegare eventualmente anche al manubrio creando più spazio per i vostri piccoli e per i loro piedini.
E comunque il cestino perfetto, per una mamma imperfetta è rigorosamente chiuso. Non mettete dei fiori o piante finte vi prego. Quelle sono per le nonne. C’è tempo!
Pensare al futuro in maniera ottimistica
Magari in giorno quando il mondo sarà più green e ci saranno meno macchine e più strade ciclabili noi passeremo dall’Olandesina ad un mood più “Olanda o Danimarca”. Magari sara’ anche elettrica per darmi un aiutino. Non potete immaginare quante volte mi sia informata per un bolide a tre ruote. Per ora è solo un sogno….ma magari un giorno ci vedrete sfrezzare per la city o per le strade di campagna della nostra immaginaria casa piuttosto soddisfatte. Questo modello della Nihola è stupendo!
Infine per chi va in bici con Gemelli…
Con uno grande ed uno piccolo è una cosa. Con due è un meccanismo da studiare ed affinare. Se siete sole sole per andare in completa autonomia, vi consiglio di aspettare che non solo camminino, ma che vi ascoltino…perchè è veramente impensabile di farne scendere uno a terra, lasciarlo un attimo da solo e pensare a sistemare l’altro.
Vi consiglio quindi di partire con il mettere il primo piccolo dietro, allacciatelo, poi salite voi e da sedute, prendete quello davanti che vi aspetta immobile di fianco a voi,.
Decretate i turni, quello che sarà davanti all’andata andrà dietro al ritorno e così via. Rispettateli, non affidate posti fissi.
Cantate una bella canzone quando andate in giro e se c’è zuffa tra anteriore e posteriore per attività da fare vi consiglio di simulare velocità..mettete i razzi, il turbo, etc…
Agli occhi del mondo sarete delle eroine, quindi sorridete!
Photo Credits foto 1:Fix yout bike
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