L’inizio delle Vacanze per una mamma sola con i figli non è quasi mai troppo rilassante. Questione di nuovi ritmi, figli cozza, pappa e cose da fare, nonne e docce continue. Qualche scomoda (e costruttiva) verità…
Sono arrivata su questa altro terreno fatto di sabbia e di poche ultime conchiglie ben due settimane fa. Una grande valigia è stata caricata su un treno che si allontanava veloce dalla city.
Le gatte sono rimaste a Milano e di sera si sarebbero strusciate al papà pendolare. Le mie piante si sarebbero presto essiccate mentre noi ci saremmo riappropriate di un colorito decisamente sano, abbandonando quelle piccole nevrosi diffuse che puntualmente luglio incorpora.
I primi giorni sono stati piuttosto spensierati, seppur avvolti da legende di acque e di batteri killer che mi hanno portato a pronunciare la frase “bocca chiusa mi raccomando!” almeno 15 volte al giorno.
Le cicale sempre presenti. Mia mamma a core a core ed anche mia zia a core a core, perchè si è infortunata e così Adriana ha presto abbandonato le sue vesti di nonna supporto per ricoprire quelle di sorella infermiera tuttofare.
Lui lontano da me e loro sempre attaccate. Devo dire che sono piuttosto brave, nonchè affamate di cibo e di cose da fare. Mamma ho fame…Mamma adesso che facciamo? E soprattutto rispetto all’anno scorso in cui ad una certa (pomeriggio o sera) crollavano, quest’anno di sono rivelate implacabili, se non sotto minaccia. Oltretutto i primi 10 giorni hanno avuto un bioritmo intestinale fatto di 6 cacche al giorno l’una per via di questa vita più “healthy food”.
Di ridurre la frutta che fa tanto bene non me la sono sentita, e così alla settimana due ho insegnato ad entrambe a pulirsi e a farsi il bidet. Al mare c’era il cessetto ambulante ed in qualche modo la situazione si è un po’ placata (a pranzo riso!)
Ad un tratto ho anche parlato con mia mamma e chiesto pietà per tutti i miei inperfezionismi e per il mio modo casuale, approssimativo ed istintivo che ho verso la vita ed ovviamente anche nei confronti delle mie figlie. Le ho anche “gentilmente” chiesto di essere meno esigente, in particolare la mattina presto perchè il mio bioritmo è pessimo.
Ho dato una bandiera blu alla riviera e fatto cartelloni pubblicitari che dicevano: le mie figlie bevono regolarmente questa acqua (che a me pare onestamente tanto bella anche tutti la temono). Vi assicuro che stanno bene!
Ho smesso di fare docce calde 50 centesimi e sposato docce fredde gratis per tutti.
Ho ripreso ad allenarmi e a dichiararlo come impegno quasi quotidiano per la comunità affinchè si sapesse che la mamma dalle alle non c’era…senza mascherarmi dietro spese e fruttivendoli.
Ho decretato anarchia nella nanna della serie ” fate un po’ come volete”. Affidato la gestione serale del cibo a mia mamma che fa decisamente meglio di me. Io gestisco gli spuntini diurni e porto su la spesa, metto un po’ più in ordine ed ho iniziato ad essere meno rompipalle con lei che sono 36 anni che mi sopporta ed io ho sempre da ridire.
Una sera piuttosto esasperata e desiderosa come non mai di una vodka e di una vera evasione, ho chiamato l’amico di sempre e mi sono fatta una serata di quelle giovani e spensierate.
Ecco come dire dopo due settimane il nuovo altro equilibrio è arrivato.
Questo per dire che le prime settimane al mare per una mamma da sola, non sono sempre una favola. Ovvio sono una benedizione, non c’è da lamentarsi ma per “dovere di cronaca” diciamo le cose come stanno.
Mia zia, l’altra mattina vedendomi ancora a casa alle 10.30 che facevo le mie cose mi ha detto (semplicemente e con tono pacato) “perchè non porti le bimbe al mare presto? …Guarda che noi vi portavamo al mare già alle 9 perchè per quanto è un sacrificio ai bimbi fa benissimo quell’aria di mare!.
qualche secondo per riflettere e….
Io stronza che non sono altro e tipa molto permalosa l’ho divorata sostenendo che quelli erano altri tempi e che al giorno d’oggi anche se facciamo tanto per i nostri figli, magari anche di più di quello che sembra, tendenzialmente a volte pensiamo anche a noi ogni tanto. Ma probabilmente siamo così strani che non ci piace sbandierarlo, ma a dirla tutta ci piace camuffarlo.
avrò esagerato ma sono piuttosto convinta delle mie idee. E’ importante stare bene per trasmettere serenità!
Ingranare in questa vacanza a tre non è stato semplicissimo e ci sono stati momenti impegnativi dove le avrei vendute volentieri al primo acquirente…per quanto ovviamente è tutto bello” sole, mare ed amore sempre..Perchè la vita vera penso che sia questa. Le storie perfette non esistono e sono piuttosto noiose…
E comunque le foto che accompagnano questo post sono prese dal mio profilo Instagram, cosa che ho nutrito molto di più in queste settimane, rispetto al blog (che ho trascurato a favor di devozione figlie per l’appunto). Riguardandole devo dire che nonostante qualche scomoda verità appena decantata c’è una bella carica di gioia.
Fate un bel respiro ed aspettate la seconda settimana insomma…